La fototerapia consiste nella regolare esposizione della pelle a specifiche lunghezze d’onda di luce ultravioletta (UV), sotto supervisione medica, per il trattamento di diverse condizioni, tra cui la psoriasi.
I dermatologi hanno iniziato a utilizzare la banda larga degli UVB (BB-UVB) per il trattamento della psoriasi alla fine degli anni ’70. Nei successivi decenni, hanno scoperto che le UVB a banda stretta (NB-UVB) sono potenzialmente più sicure ad efficaci, con una maggiore clearance cutanea ed una più lunga remissione. Quindi le NB-UVB hanno, successivamente, sostituito le BB-UVB come trattamento di prima linea per la psoriasi.
Di solito, per notare un significativo miglioramento della pelle in pazienti con psoriasi moderata o grave, sono richieste da 20 a 36 sedute di fototerapia, con una frequenza di 3 volte a settimana. Una seduta di fototerapia può durare tra i 15 e 30 minuti.
Durante la seduta è consigliato indossare occhiali protettivi filtranti i raggi UVB a meno che la lesione psoriasica si trovi intorno alle orbite, in tal caso è sufficiente chiudere gli occhi.
Dopo la seduta di fototerapia è importante ridurre l’eventuale irritazione della pelle utilizzando detergenti delicati e acqua non eccessivamente calda e avendo cura di idratare la pelle dopo ogni lavaggio.
Ai pazienti viene consigliato l’utilizzo di prodotti topici in associazione con la fototerapia per raggiungere risultati migliori. La somministrazione di agenti sistemici, associata alla fototerapia, può comportare una maggiore efficacia della terapia.