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Dermatite atopica: fattori di rischio

La dermatite atopica è una malattia multifattoriale nella quale fattori genetici e ambientali giocano un ruolo molto importante nella manifestazione della malattia.1

Fattori di rischio genetici

Due fattori di rischio sembrano essere associati fortemente, e in maniera consistente, con lo sviluppo della dermatite atopica (DA):2

  • familiarità alle malattie atopiche;
  • predisposizione genetica basata sull’alterazione del gene della filaggrina, una proteina che ha ruolo molto importante nel mantenimento della barriera epidermica; la mutazione di questo gene è uno dei fattori maggiormente predisponenti, soprattutto in persone che hanno un’insorgenza precoce o una dermatite atopica persistente.3

Per quanto riguarda la familiarità, studi epidemiologici e su gemelli hanno indicato che:

  • l’80% delle persone affette da dermatite atopica ha una storia familiare di malattie allergiche;4
  • un bambino con un genitore atopico ha un rischio 2-3 volte superiore di manifestare una dermatite atopica;2
  • un bambino con entrambi i genitori atopici ha un rischio 3-5 volte superiore di sviluppare una dermatite atopica;2
  • se è la madre, anziché il padre, ad avere la dermatite atopica, la probabilità che anche il bambino sia affetto dalla malattia sembra essere maggiore;2
  • gemelli omozigoti (che hanno lo stesso patrimonio genetico) presentano entrambi la malattia nell’80% dei casi contro il 30% dei gemelli eterozigoti (che hanno patrimonio genetico simile, ma non identico).5
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Alimentazione

Alcuni studi mostrano che un elevato consumo di pesce durante la gravidanza diminuisce il rischio di dermatite atopica del 25-43% nei primi 5 anni di vita.6 Tuttavia, a oggi, le evidenze non sono tali da poter suggerire specifiche raccomandazioni dietetiche, o altre misure, in grado di essere efficaci nel prevenire la malattia.

icona Inquinamento dell’aria

Inquinamento dell’aria

Data l’ampia numerosità di casi di dermatite atopica (circa 1/3) che si verifica nel primo anno vita, è fondamentale considerare l’impatto di un’esposizione prenatale all’inquinamento dell’aria.6

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Fumo di sigaretta

È stata notata una relazione tra fumo di sigaretta e insorgenza, o peggioramento, della dermatite atopica negli adulti.6 Il fumo di sigaretta, sia attivo che passivo anche negli adolescenti, è associato con la dermatite atopica. Infatti, da un punto di vista immunologico, il tabacco favorisce l’infiammazione e riduce la funzione di barriera della pelle.6

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Animali domestici

Stare a contatto con un cane ha un effetto protettivo, soprattutto nei primi anni di vita mentre, al contrario, l’effetto del contatto con un gatto non è chiaro.6

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Microbiota intestinale

La flora intestinale dei bambini nei primi anni di vita, che successivamente sviluppano la dermatite atopica, presenta per lo più Staphylococcus aureus e batteri coliformi e una minor presenza di lattobacilli e bifidobatteri.6

Fattori di rischio che possono peggiorare la dermatite atopica

Clima

L’esposizione al sole migliora i sintomi della dermatite atopica, sia perché ha un effetto immunosoppressivo, sia perché aumenta i livelli di vitamina D. Infatti la carenza di vitamina D è associata a manifestazioni più severe della malattia.6 Tuttavia questo aspetto merita ulteriori studi dato che, in alcuni casi, si è verificato un aggravarsi della malattia durante l’estate.6

Vita urbana e vita rurale

Il rischio di dermatite atopica è maggiore nelle città rispetto alle campagne a causa della presenza di fattori di rischio ambientali quali inquinamento, differenze nelle abitudini igieniche, esposizione ad allergeni, infezioni microbiche, uso di antibiotici, fattori dietetici. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per confermare i benefici della vita in campagna, rispetto a quella in città.6

Alimentazione

La dieta occidentale, ricca di cereali raffinati, carne rossa e conservata, e acidi grassi saturi e insaturi aumentano il rischio dell’insorgenza della malattia.

Alcuni dati mostrano un effetto protettivo nell’assunzione frequente (1-2 volte/settimana) di frutta fresca e un effetto aggravante del cibo fast-food, soprattutto se assunto per un numero di volte alla settimana superiore a 3.6 Tuttavia, a oggi, le evidenze non sono tali da poter suggerire specifiche raccomandazioni dietetiche, o altre misure, in grado di essere efficaci nel peggiorare o migliorare la malattia.

Fumo di sigaretta

È stata notata una relazione tra fumo di sigaretta e insorgenza e/o peggioramento della dermatite atopica negli adulti.6

Varicella

Le complicazioni, a livello cutaneo, correlate con l’infezione da virus Varicella Zoster (varicella), come la varicella emorragica e le sovrainfezioni della pelle e dei tessuti molli, sono significativamente più comuni nei bambini con dermatite atopica. L’inclusione della dermatite atopica come “indicazione speciale” nei programmi vaccinali dell’infanzia potrebbe prevenire questi problemi.7 Per qualunque informazione su indicazioni, tempistiche e modalità delle vaccinazioni in età pediatrica, ricorda sempre di consultarti con il tuo medico di fiducia.

Infine, anche se gli studi hanno fornito dati discordanti circa l’associazione dell’allattamento al seno con la dermatite atopica nel limitare il rischio di malattia5, in tutti i casi in cui sia possibile, è raccomandato l’allattamento al seno per i primi 6 mesi di vita del bambino. Al di là del possibile ruolo protettivo o meno nei confronti dell’insorgenza della DA, l’allattamento al seno si associa a dimostrati benefici per la mamma e per il neonato, sia per l’immunità passiva sia per il legame mamma-neonato.2

Bibliografia

  1. Al-Shobaili, H. A., Ahmed, A. A., Alnomair, N., Alobead, Z. A. & Rasheed, Z. Molecular Genetic of Atopic dermatitis: An Update. Int J Health Sci (Qassim) 10, 96–120 (2016).
  2. Eichenfield, L. F. et al. Guidelines of care for the management of atopic dermatitis: section 1. Diagnosis and assessment of atopic dermatitis. J Am Acad Dermatol 70, 338–351 (2014).
  3. Kim, B. E. & Leung, D. Y. M. Significance of Skin Barrier Dysfunction in Atopic Dermatitis. Allergy Asthma Immunol Res 10, 207–215 (2018).
  4. Justiz Vaillant, A. A., Modi, P. & Jan, A. Atopy. in StatPearls (StatPearls Publishing, 2020).
  5. Gelmetti, C. M., Girolomoni, G. & Patrizi, A. Revisione critica di linee guida e raccomandazioni pratiche per la gestione dei pazienti con dermatite atopica.
  6. Bonamonte, D. et al. The Role of the Environmental Risk Factors in the Pathogenesis and Clinical Outcome of Atopic Dermatitis. BioMed Research International vol. 2019 e2450605 https://www.hindawi.com/journals/bmri/2019/2450605/ (2019).
  7. Ludman, S., Powell, A. M., MacMahon, E., Martinez-Alier, N. & Du Toit, G. Increased complications with atopic dermatitis and varicella-zoster virus. Current Allergy and Clinical Immunology 27, 108–111 (2014).

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