La dermatite atopica è una delle più comuni malattie infiammatorie della pelle, le cui manifestazioni cliniche e severità variano ampiamente e per questo la diagnosi non è sempre immediata, soprattutto negli adulti.1
La dermatite atopica è una delle più comuni malattie infiammatorie della pelle, le cui manifestazioni cliniche e severità variano ampiamente e per questo la diagnosi non è sempre immediata, soprattutto negli adulti.1
La dermatite atopica (DA) è caratterizzata da sintomi e condizioni correlate, come disturbi del sonno e ansia, che possono avere un impatto negativo sulla qualità di vita della persona; ecco perché una diagnosi corretta, insieme a un’appropriata valutazione della severità, possono essere fondamentali per attuare la migliore strategia di controllo della malattia.1
Per una corretta diagnosi di dermatite atopica è sempre opportuno chiedere un consulto con il proprio dermatologo di fiducia, tuttavia, in generale, possiamo dire che la diagnosi di questa malattia è, essenzialmente clinica, dal momento che non sono stati individuati biomarcatori o altri parametri distintivi in grado di confermare o escludere la presenza della malattia.2
La diagnosi clinica si basa sulla valutazione, da parte del medico, di:2
Nei neonati e nei bambini piccoli la diagnosi di dermatite atopica è, generalmente, immediata mentre diventa più difficile in casi severi e negli adulti.1
Infatti, negli adulti, la dermatite atopica si presenta con una maggiore variabilità nella morfologia, cioè nell’aspetto e nella forma, delle lesioni e una maggiore predilezione per le aree della testa, del collo, delle mani e dei piedi. Le diagnosi differenziali includono la psoriasi e il linfoma cutaneo a cellule T; inoltre, è sempre opportuno riferire al proprio dermatologo la storia terapeutica proprio perché, ad esempio, possono presentarsi eruzioni cutanee simili a eczemi, con le stesse caratteristiche della dermatite atopica, ma causate dai farmaci.1
Anche se molti pazienti con dermatite atopica presentano nel sangue livelli di immunoglobuline E (IgE) totali o allergene-specifiche superiori ai limiti di normalità, la valutazione di questo parametro non è utile ai fini della diagnosi, in quanto tale innalzamento non è sempre presente in tutti i pazienti affetti da dermatite atopica.2
Per stabilire il grado di severità e l’impatto sulla qualità di vita della dermatite atopica nei pazienti, sono state sviluppate delle scale di valutazione che potrebbero aiutare il medico a:1
Le scale di misurazione validate includono:1
Sia SCORAD che EASI tengono conto dei segni clinici e dell’area corporea coinvolta, SCORAD, in particolare, include anche una valutazione soggettiva del prurito e del sonno. Tuttavia questi test possono richiedere troppo tempo per essere utilizzati nella pratica clinica.1 Al contrario POEM e PO-Scorad, sono valutazioni compilate dal paziente (patient-reported outcomes), richiedono meno tempo e sono più facili da usare, anche se possono essere meno accurate.1
Il sintomo che maggiormente caratterizza la dermatite atopica è il prurito.3 Una delle scale di valutazione dell’intensità di questo sintomo, è la Peak Pruritus Numerical Rating Scale (NRS), che consiste in una sola domanda fatta al paziente: “su una scala da 0 a 10, con 0 assenza di prurito e 10 il peggior prurito immaginabile, come valuteresti il tuo prurito nel momento peggiore durante le precedenti 24 ore?”.3
Bibliografia
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