Il cortometraggio – che vede alla regia Paolo Santamaria, ex allievo della Scuola Nazionale di Cinema, e come interpreti gli attori Nicola Nocella e Maria Vittoria Casarotti Todeschini, anch’essi ex allievi di spicco della Scuola – propone un approccio comunicativo diverso. Non vuole parlare direttamente della malattia ma è concepito come una metafora creativa che intende trasmettere sensazioni ed emozioni simili a quelle legate alla psoriasi, attraverso il linguaggio universale della musica.
L’importanza di vincere le proprie paure e sentirsi liberi di esprimersi senza limitazioni è il messaggio che emerge con forza dal corto. Analogamente, le persone con psoriasi possono svolgere un ruolo centrale nella gestione della malattia, anche e soprattutto attraverso un dialogo franco e diretto con il proprio dermatologo, che può aiutare nel percorso verso una vita libera dal peso quotidiano della psoriasi.