Poiché la psoriasi è associata a problemi di termoregolazione per la ridotta capacità della cute infiammata di dissipare il calore, questa patologia può comportare problemi a prendere sonno.
Anche il prurito è uno dei principali fattori che contribuiscono al disturbo del sonno poiché è influenzato anch’esso da meccanismi circadiani. Di sera infatti la soglia di sopportazione del prurito si abbassa a causa:
- della diminuzione dei livelli di cortisolo;
- del bilanciamento dei fluidi corporei (la pelle perde più acqua durante la notte e la disidratazione notturna aumenta il prurito);
- dell’aumentato rilascio notturno di citochine (molecole proteiche responsabili dell’infiammazione) e della diminuzione della produzione di corticosteroidi (che riducono l’infiammazione) che vanno a peggiorare l’infiammazione a livello dell’epidermide.
La mancanza di un buon sonno porta all’attivazione di cascate immunologico-infiammatorie, determinando un peggioramento delle lesioni della pelle; inoltre, la psoriasi è spesso associata a obesità, diabete e ipertensione, che influenzano negativamente la qualità del sonno.
Un riposo non adeguato è associato anche a depressione, che può avere effetti negativi sulla vita sociale, sul lavoro e sulla qualità della vita in genere. Inoltre, la depressione è associata a una bassa secrezione dell’ormone del sonno, la melatonina, che segue i ritmi circadiani e che dovrebbe essere elevata durante la notte, con un picco verso le 2 le 4 del mattino.